De Capitani amplifica gli orrori di 'Blasted'

Il ritorno, in un nuovo allestimento di Elio De Capitani al Teatro dell' Elfo, di Blasted, il testo dal titolo intraducibile (dannati, dilaniati, maledetti, ecc.) che rivelò la ventiquattrenne Sarah Kane e sconvolse il teatro non solo inglese nel gennaio 1995, è un avvenimento che fa pensare. L' autrice si suicidò quattro anni dopo. Barbara Nativi, che lo tradusse per il Festival Intercity di Sesto Fiorentino e lo introdusse in Italia, è scomparsa a sua volta. C' è da chiedersi che ne è della rivoluzione degli "angry young men", mentre sopravvivono i dannati delle loro storie e i rituali di violenza suggeriti alla Kane dagli orrori del Kossovo, che non hanno smesso di trovare imitatori nelle cronache di tutto il mondo. La pièce li traspone comunque nel Nord di un' Inghilterra in preda a disordini da guerra civile che dalla strada si riproducono nel grand' albergo dove si rifugia un giornalista spione, raggiunto dalla sua ragazza (che tornerà con la sua neonata morta), e da un soldato killer che finisce suicida. E' inutile soffermarsi a elencare la tipologia delle crudeltà corporali e sessuali consumate nelle poche ore della vicenda, che arrivano al cannibalismo e all' estrazione e masticazione di un paio d' occhi dal vivo, in gara con gli elisabettiani o con qualche esempio orientale. Ora i precedenti scenici, dalla Nativi, che si limitava a leggere le pagine dell' apocalittico finale, a Thomas Ostermeier, che si atteneva a una semplicità descrittiva sottotono, affrontavano questo rituale di eccessi senza pretese realistiche con una fredda religiosità di grande effetto. Elio De Capitani invece, che si giova di un ottimo trio di interpreti, quali Paolo Pierobon, Elena Russo Arman e Andrea Capalbi, punta sui toni alti, sul gridato, sull' amplificazione dell' orrore, su un rombo avvolgente, sottolineando ogni gesto per imporne il rifiuto col risultato di rendere l' azione dimostrativa e poco credibile per un pubblico sopraffatto dall' esibizionismo del disgusto. Teatro dell' Elfo Via Ciro Menotti 11. Fino al 16 novembre. Tel. 02-716791

FRANCO QUADRI